Chi ha un’azienda, una piccola attività o è titolare di una partita IVA sa perfettamente che, per legge, ha l’obbligo di effettuare una corretta gestione del fine vita di particolari tipologie di rifiuto.
I rifiuti derivanti dalle attività delle aziende, e quindi anche i prodotti esausti di stampa, sono classificati sempre come “rifiuti speciali” e, pertanto, devono essere trattati e smaltiti nella maniera corretta.
Questo mese vorremmo aiutarvi nell’orientarvi all’interno di questo complesso argomento che, proprio per la sua natura ostica, è poco conosciuto dalle aziende, nonostante le conseguenze anche pesanti che una cattiva gestione può comportare:
Quali sono i rifiuti speciali di stampa?
Con questo termine si fa comunemente riferimento a tutti quegli oggetti, come contenitori di toner, cartucce inkjet e laser, nastri, identificati dal CER, il Codice Europeo Rifiuti. In questa categoria rientrano sia i materiali di stampa esauriti (CER 08.03.18) che quelli esausti, ovvero contenenti sostante pericolose (CER 08.03.17*)
Cosa dice la legge?
Il Decreto Ronchi (D.lgs. 152/06 ex D.lgs. 22/97) stabilisce che titolari di imprese e partite I.V.A che generano rifiuti speciali debbano prendersi cura anche del loro smaltimento, e questo vale anche per chi utilizzata stampanti a noleggio. La legge vieta però lo smaltimento di questi rifiuti in normali bidoni della spazzatura o nelle isole ecologiche.
In caso di mancato rispetto della normativa vigente le aziende possono incorrere in sanzioni amministrative pesanti: l’errato smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi implica una sanzione che va da 2.600 a 15.500 euro, mentre l’errato smaltimento di rifiuti speciali pericolosi comporta una multa da 15.500 a 93.000 euro.
Quali sono obblighi per le aziende
Negli ultimi anni il numero dei controlli che vengono effettuati da parte degli organismi preposti alla vigilanza per il rispetto delle leggi in materia ambientale, sono notevolmente aumentati.
Pertanto, è fondamentale che aziende e soggetti interessati definiscano un preciso modello di smaltimento dei rifiuti di stampa in conformità alla normativa ambientale in vigore.
Una soluzione adottabile è l’affidamento di queste operazioni gravose e complesse ad enti in grado di farlo nei termini di legge. In quest’ottica il programma Greenk è la soluzione ideale.
Permette infatti alle aziende di evitare qualsiasi rischio derivante da una non corretta gestione dei rifiuti speciali di stampa, garantisce l’avvio di un processo di recupero dei rifiuti, permettendo il riutilizzo della maggioranza di essi, è applicabile ad aziende di ogni dimensione, si occupa della “caratterizzazione del rifiuto” e semplifica la gestione dei documenti e dei registri.
Affidati a Greenk, la soluzione a norma e intelligente per lo smaltimento e il recupero dei rifiuti di stampa.