Vi siete mai chiesti come è fatta la carta che utilizziamo tutti i giorni ?
Nonostante sia tra i beni più utilizzati nella società moderna spesso non ci chiediamo come venga realizzata.
Poniamoci una domanda: Quando acquistiamo della carta che esigenze abbiamo?
Sono state catalogate le esigenze dei clienti ed i risultati sono di seguito riportati:
La Macchinabilità… non è la grammatura!
Una delle principali caratteristiche della carta è legata al peso, la cui unità di misura è il peso di un metro quadrato di carta (g/mq). Quindi, a differenza di quanto alcuni possano immaginare, il peso indicato sulle confezioni (risme) non è il peso del singolo foglio.
Tuttavia a dispetto di quanto si possa pensare la grammatura della carta non è tutto! La vera differenza la fa la “macchinabilità”, ovvero l’assenza di inconvenienti in fase di stampa ad alti volumi.
La rigidità e lo spessore generano una migliore macchinabilità. L’immagine è esplicativa:
E’ quindi possibile che una carta da 75 g/mq sia decisamente più rigida di una carta 80 g/mq, ed ovviamente questa differenza non può che dipendere dalle materie prime utilizzate e dal processo di produzione.
L’Ecosostenibilità
Al giorno d’oggi non si possono fare scelte, anche da privati cittadini, senza avere bene in mente il concetto di ecosostenibilità. Con la corretta scelta delle materie prime utilizzate è possibile arrivate a ridurre il consumo di alberi nella produzione della carta, ovviamente è necessaria una adeguata politica di ripopolazione boschiva.
Quantità di legno per produrre una tonnellata di carta
Esploriamo più in dettaglio come viene creato un foglio di carta. Ecco una semplice schematizzazione del processo della produzione della carta di una delle principali cartiere a livello mondiale: The Navigator Company
Guardiamo “dentro” un foglio di carta…
Analizziamo la composizione di un foglio di carta da fotocopie:
- 70% CELLULOSA – cellulosa che è differente a seconda del legno da cui proviene. Le cellulose si distinguono in: cellulosa a fibra lunga o cellulosa a fibra corta
- 20% CARICA CHIMICA – componente chimico che serve per «chiudere» gli spazi lasciati nell’intreccio delle fibre
- 4% ACQUA – necessaria in quanto il prodotto in stampa/copia viene scaldato
- 6% AGENTI OTTICI, AMIDI, SALE … – elementi che migliorano le caratteristiche ottiche, fische e l’adesione del toner/inchiosto sulla superficie del foglio
Risultati eccellenti sono ottenuti dalla combinazione di diversi fattori, sicuramente tra questi ci sono le materie prim, le quali garantiscono una qualità costante che produttori non sono in grado di mantenere a causa dell’approvvigionamento discontinuo.
Ma continuiamo il tour…
Così la carta arriva fino ai nostri negozi pronta per essere acquistata.
Un’ultima curiosità… dall’arrivo dei PC all’interno dei nostri uffici negli anni ’80, che avrebbe dovuto sancire l’era degli uffici “paperless” (letteralmente senza carta), il consumo della carta procapite è aumentato circa del 50%.