All’interno di una classe non possono mancare i gessi, piccole stecche di solfato di calcio biidrato, usati principalmente per scrivere su lavagne o, dai bambini, per disegnare sui marciapiedi o sul cemento.
Se ne possono trovare in varie dimensioni e numerosi colori, ma i più comuni sono quelli bianchi.
I gessetti sono caratterizzati da una notevole morbidezza di scorrimento, non creano polvere e sono piuttosto resistenti. Il tratto che lasciano è facilmente lavabile con acqua; sulla lavagna, per rimuoverlo, viene utilizzato un panno o l’apposito cancellino.
I cancellini sono pensati appositamente per cancellare il tratto del gesso sulla lavagna. Solitamente sono composti da due parti: una realizzata da un rotolo di cimosa o un cuscinetto di stoffa o feltro imbottito, da strofinare sulla lavagna, e una parte in plastica o in legno per garantire una migliore presa e non sporcarsi.
Per lo studio della geometria e del disegno tecnico, ma non solo, ci sono principalmente quattro strumenti indispensabili: la riga, le squadre, il goniometro e il compasso. Tra linee e angoli con il loro aiuta sarà tutto molto più semplice.
Partiamo da uno strumento basilare, la riga, ovvero una barra in plastica, più di rado in legno o metallo, usata per misurare le lunghezze. Su uno dei lati della riga è incisa una scala di misura di lunghezza variabile, fino a un massimo di 60 cm e questa può essere rigida e molto precisa, o flessibile, meno precisa ma che permette anche la misurazione di superfici curve.
Altro strumento, usato principalmente per disegnare angoli o segmenti paralleli e perpendicolari, è la squadra.
Solitamente è in plastica, in metallo o in legno, e uno dei cateti è sempre graduato.
Esistono due diverse tipologie di squadre, entrambe di forma triangolare:
- La squadra scalena, la cui ipotenusa forma con i cateti un angolo di 30° e uno di 60°.
- La squadra isoscele, nella quale l’ipotenusa forma con i cateti due angoli di 45°.
Per sfruttarne appieno le potenzialità andrebbero utilizzate insieme, o con l’aiuto di una riga.
Il goniometro è poi lo strumento che viene utilizzato per misurare l’ampiezza degli angoli, o per disegnarne uno di cui si conosce l’ampiezza. Può essere di forma circolare, così da arrivare a misurare fino a 360°, o semicircolare, fino a 180°.
Di solito è in plastica trasparente, in modo da poterci vederci attraverso, raramente in metallo, e su di esso vi sono impresse due scale: una sul lato interno in senso antiorario e una sul lato esterno in senso orario. Il centro è segnato da una piccola croce: su di essa andrà posizionato il vertice dell’angolo da misurare, mentre sulla linea dello zero andrà posizionato uno dei lati dell’angolo.
Infine il compasso, strumento pensato per disegnare circonferenze, archi e figure complesse.
Il compasso viene utilizzato solitamente in campo matematico ed ingegneristico, ma anche in campo militare e artistico per la misurazione di oggetti. È formato da due aste di ugual lunghezza, articolate tramite un sistema a viti, alla base delle quali troviamo, uno per parte, un sistema fissante e uno scrivente: il primo è composto da un ago o da una ventosa, il secondo da una mina di graffite, oppure da un pennarello, un pennino di china o un gessetto.
Esistono quattro tipologie di compasso:
- Compasso semplice, formato da due aste, una con l’ago e una con la mina, regolati da una giunzione posta tra esse che mantiene l’angolazione grazie alla durezza degli ingranaggi di giunzione
- Balaustrino, di piccole dimensioni, le cui aste sono unite da una vite regolabile tramite rotella che permette di regolare l’apertura
- Compasso da lavagna, più grande, con sistema fissante a ventosa e sistema scrivente di gessetto o pennarello da lavagna; solitamente è in legno o leghe metalliche di alluminio per renderlo più leggero
- compasso perfetto, che consente di creare anche iperbole, parabole ed ellissi grazie a una delle aste che si regola a piacimento
Spesso insieme al compasso vengono vendute anche mine di riserva e un adattatore per poterlo utilizzare con l’inchiostro.