La matita è generalmente composta da un bastoncino di legno al cui interno è presente un’anima, chiamata mina, di grafite. La mina può essere grigia scuro o di innumerevoli colori, nel caso delle matite colorate, e può essere composta da più o meno grafite, con il risultato di un tratto più o meno scuro e intenso. Più grafite è presente, più la mina sarà dura. A tale scopo esiste una scala di 3 lettere: H, F e B. “H” sta per una matita dura, “F” per media durezza a punta fine e “B” identifica una matita morbida. Più la composizione della mina sarà morbida, più il colore il colore tenderà al nero. Per i gradi di durezza B e H si fa riferimento inoltre a una scala numerica che va da 1 a 9, maggiore è il numero affiancato alla lettera, tanto più marcata sarà la caratteristica che lo contraddistingue (9H molto dura, 9B molto morbida).
Per utilizzare la matita nella maniera corretta, è necessario farle la punta periodicamente con un temperino, o temperamatite.
Alcune delle matite comuni presentano una piccola gomma posta sull’estremità non appuntita, utili per cancellare velocemente.
La funzione del temperino, che può essere di vari materiali, è quella di appuntire le matite, affinché queste possano scrivere.
È formato da un piccolo blocco all’interno del quale vi è un foro di forma conica lungo il quale è applicato, con una vite, una lama affilata. Infilando la matita nel foro, che è fatto su misura, e facendola girare, la lama del temperino entra in contatto con il legno esterno della matita e ne elimina lo strato superiore, limandola e facendole assumere la stessa forma del foro conico del temperamatite. In questo modo emerge la grafite, contenuta all’interno della matita, che viene appuntita.
Esistono vari tipi di temperini, a partire dalla distinzione tra quelli manuali ed elettrici o meccanici. Tra quelli manuali, ricordiamo:
- quelli con un solo foro
- quello a doppio foro, per temperare matite di due dimensioni diverse
- quelli per matite speciali, con lame capaci di tagliare legni più duri o più morbidi del normale
- quelli con serbatoio, che permettono di raccogliere i trucioli di legno
Nei temperini meccanici o elettrici, invece, si infila la matita nell’apposito foro e si aziona il temperamatite tramite una manovella, per quelli meccanici, o tramite il motore, per quelli elettrici, in modo che venga appuntita tramite la rotazione di una lama interna.
Esistono anche temperini con il foro di 2 mm per appuntire le mine dei portamine.
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Il portamina, o portamine, è una matita automatica costituita da una struttura tubolare leggera in plastica o altro materiale, all’interno della quale si inseriscono una serie di sottili mine di grafite dette micromine. Le mine moderne sono cilindriche e di grafite polimerizzata, le dimensioni tipiche vanno da 0,3 mm a 1,3 mm.
Solitamente il portamine riesce a contenere 2 mine che non necessitano di essere affilate e che, premendo il pulsante posto sull’estremità del portamine, vengono in parte fatte fuoriuscire.
Esistono portamine di vari tipi e prezzi, e possono essere usati in diversi modi: per disegnare, schizzare o scrivere note veloci. Chiedi il nostro aiuto per scoprire il modello adatto a te.