La digitalizzazione è in atto. Nuovi strumenti si sono affacciati sul panorama aziendale negli ultimi anni, ma spesso non sono chiare le normative o le possibilità di utilizzo di queste tecnologie. Ci riferiamo a:
Alcune di queste sono già realtà per alcuni settori o categorie, tuttavia il programma nazionale di digitalizzazione comporterà l’estensione di alcuni obblighi a tutti gli attori dello scenario nazionale.
Per questo motivo vogliamo dedicare un approfondimento a questi servizi che siamo in grado di erogare e che servono ad adempiere agli obblighi di legge. Ovviamente la nostra storia consulenziale nel mondo Buffetti, ci permette di guidarvi nella scelta degli strumenti necessari alla vostra attività, che si tratti di un negozio, di una azienda o di un professionista.
In questo articolo vi portiamo alla scoperta dello SCONTRINO ELETTRONICO e delle RICEVUTE FISCALI
Scontrino Elettronico e Ricevute Fiscali
L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato il 23 ottobre 2019 la guida all’obbligo di memorizzazione e trasmissione dei dati dei corrispettivi telematici.
L’obbligo dello scontrino elettronico, già partito dal 1° luglio 2019 per le partite IVA più grandi, sarà esteso a tutti a partire dal 1° gennaio 2020 e di proroghe, è bene dirlo, non se ne parla.
Per i piccoli e grandi commercianti, artigiani, ristoranti e alberghi sarà una vera e propria rivoluzione; per lo Stato sarà una delle vie per contrastare l’evasione fiscale e si legherà all’introduzione della lotteria degli scontrini. uno strumento anti evasione che dovrebbe incentivare i privati cittadini a richiedere lo scontrino per potere accedere ad una lotteria che potrebbe far vincere anche cifre significativo (si parla di 10.000 euro).
Con i nuovi corrispettivi elettronici, a partire dal 1° gennaio 2020 scontrini e ricevute saranno sostituiti dal nuovo documento commerciale, che potrà essere emesso con i registratori telematici o tramite il sito dell’Agenzia delle Entrate.
Il documento che verrà rilasciato in sede di acquisto o a seguito della prestazione di servizio avrà valenza civilistica, e servirà al cliente\consumatore per l’esercizio dei propri diritti (reso, cambio o garanzia).
Non avrà invece valore fiscale e quindi non potrà essere utilizzato per esercitare il diritto a detrazioni o deduzioni, salvo esplicita richiesta dell’acquirente all’atto in cui è effettuata l’operazione.
Negozianti, commercianti ed artigiani saranno il secondo tassello dell’economia italiana a fare i conti con una digitalizzazione forzata, motivata anche dalla necessità di contrastare il fenomeno dell’evasione fiscale.
Se per i titolari di partita IVA il cambiamento consisterà innanzitutto in un adeguamento tecnologico – con l’obbligo di installare i nuovi registratori telematici in sostituzione degli ormai obsoleti registratori di cassa – per i consumatori si tratterà di un cambio di abitudini non indifferente che, tenuto conto della scarsa se non assente comunicazione istituzionale, rischia di causare non pochi disagi ed incomprensioni.
Una considerazione interessante per coloro che non hanno un registratore fiscale e si sono sempre avvalsi delle Ricevute Fiscali è l’introduzione della cosiddetta Fattura Elettronica Semplificata, utilizzabile per importi fino ai 400€. Trattasi di una fattura elettronica che necessita solo del codice fiscale (o partita iva) e una descrizione sommaria del prodotto o servizio, unitamente al prezzo ed all’IVA applicata.
In questo modo, quei soggetti che devono soddisfare due esigenze tipiche di chi emette Ricevute Fiscali, ovvero una emissione veloce delle fatture per picchi di lavoro concentrati in poche ore ed acquisire facilmente dati anagrafici di clienti occasionali (come Bar o ristoranti), potrebbero evitare di installare un registratore fiscale telematico, accollandosi il costo significativo di tale spesa, utilizzando un servizio software ben più economico di fatturazione.
Le nostre proposte
Il prodotto QUI FATTURA, presentato nell’articolo dedicato alla Fatturazione Elettronica, consente all’esercente di emettere Fatture Elettroniche Semplificate direttamente dall’interfaccia web o dall’APP. in questo modo con una spesa di 10 euro al mese potrebbe continuare a svolgere la sua attività anche da remoto.
Tra l’altro, utilizzando il modulo cartaceo di Ricevuta Fiscale di cortesia (Cod. 7361sc000) si potrebbe pensare di rilasciare un cartaceo al cliente per poi procedere con la fatturazione vera e propria (semplificata) entro il termine dei 12 giorni previsti per legge.
In alternativa siamo in grado di proporre una serie di Ricevitori fiscali telematici di differenti fasce e prezzo in grado di soddisfare le esigenze di ogni attività di commercio.